Vivere un’esperienza dolorosa molto forte ed intensa, a volte anche in maniera del tutto inaspettata, costituisce una caratteristica necessaria per la formazione di un trauma.

Il trauma vissuto può essere legato a calamità naturali – come i terremoti – o a vissuti di pericolo estremo come incidenti, violenze, incendi. Allo stesso modo anche la perdita di una persona cara costituisce una esperienza traumatica importante.

Il disturbo Post-traumatico da stress può essere dunque definito come disturbo in cui appaiono sintomi ansiosi e di grande angoscia, terrore e paura dovuti ad eventi traumatici, catastrofici o violenti.

I sintomi del disturbo post-traumatico da stress più diffusi sono:

  • il pensiero costante dell’esperienza vissuta
  • difficoltà a dormire
  • immagini e flashback costanti
  • agitazione
  • stato di allerta persistente

 

La difficoltà di superare il disturbo post-traumatico da stress

Il problema diventa un vero e proprio disturbo quando le persone che hanno vissuto queste esperienze traumatiche non riescono in nessun modo a superare questi momenti e ne diventano prigioniere.

Solitamente le persone cha hanno vissuto un trauma tendono in qualche modo a voler cancellare i ricordi, a sforzarsi di eliminare dalla mente quei momenti, ma per effetto paradossale proprio quando ci sforziamo di non pensare ai quei momenti di terrore allora i pensieri diventano ancora più forti.

Il trauma, se non affrontato nel modo corretto, anche a distanza di anni e anche in forme più silenti, porta ad estendersi a macchia d’olio in molti aspetti della vita. Un’esperienza molto forte dal punto di vista emotivo se non canalizzata nel modo corretto mangia il terreno attorno a sé.

L’esperienza traumatica deve essere vissuta e canalizzata nel giusto modo affinché una volta passati nel mezzo del proprio dolore, il passato ritorni nella sua corretta dimensione temporale senza invadere il presente e il futuro.

 

La narrazione per risolvere il disturbo

La narrazione è una tecnica molto efficace per questa problematica e soprattutto agisce nei giusti tempi per ridare alla persona una nuova modalità da cui partire.

Questa tecnica permette di prendere distacco dal trauma vissuto e venirne fuori e superare eventi emotivamente devastanti. L’espressione del dolore per iscritto ha infatti un effetto canalizzatore: fa defluire il flusso emotivo e lo lascia sulla carta.

Non si hanno tempi definiti che scandiscano i limiti temporali entro cui elaborare un trauma, ogni esperienza è a sé, ogni persona ha i suoi tempi, l’indicatore è proprio dato quando si sente di aver vissuto tutto il periodo del trauma, si tocca il fondo per venire a galla.