L’ansia può prendere diverse forme dentro ognuno di noi; può essere un ostacolo quotidiano, un peso con cui convivere per tutta la vita oppure potrebbe diventare un punto da cui partire per imparare diversi modi per gestirla.

E’  impossibile eliminare l’ansia dal nostro essere, ma è possibile renderla alleata.

  • “Non riesco a fare niente, ho sempre tanta ansia”
  • “Ho una sensazione di peso sul petto”
  • “Qualsiasi cosa faccia la vivo con ansia”

Queste sono le frasi che molto spesso la persona ansiosa utilizza per esprimere quello che sta vivendo.

Per ansia si intende l’espressione fisica di una o più emozioni, comprende una sintomatologia specifica del corpo come l’agitazione, la sudorazione, il peso sul petto, ognuno di noi percepisce l’ansia in modi differenti.

L’ansia è dunque una combinazione di emozioni, un flusso di energia che parte dal cervello e pervade il nostro corpo.

Risulta importante sottolineare che l’ansia di per sé non è qualcosa di negativo, l’errore più grande che possiamo commettere è chiamare ansia tanti stati d’animo che hanno la stessa espressione sul nostro corpo: preoccupazione, noia, demotivazione, apatia, coinvolgimento, paura….(la lista è infinita) e identificarla sempre come qualcosa di negativo.

Si è in ansia quando facciamo qualcosa di nuovo (situazione positiva)

Si è in ansia ad un primo appuntamento (emozioni positive)

Si è in ansia ad un esame, un colloquio, un’occasione per parlare pubblico (esperienza positiva)

Tante situazioni di ansia e tutte positive. L’ansia dunque ci fa sentire emozionati, vivi, ricchi di stimoli…a volte il problema diventa proprio questo!

L’incapacità di discernere i vari momenti rende l’ansia qualcosa di negativo, il problema però non è l’ansia, ma la mancanza di valutare correttamente quello che accade dentro di noi e soprattutto credere che quello che accade è qualcosa da combattere e allontanare da noi stessi.

L’ansia quindi diventa patologica quando non si riesce più gestirla, la si rifiuta e quando lo stato di allerta costate pervade continuamente il nostro essere, diventando incontrollabile e ingestibile. Ogni stimolo interno o esterno viene decodificato sulla base di questa sensazione.

Le persone con forti stati d’ansia possono incorrere ad altri malesseri come l’insonnia, la somatizzazione, stanchezza costante, difficoltà a concentrarsi e difficoltà nella memoria.

L’ansia molto spesso è anche la sensazione di base per altri disturbi come gli attacchi di panico, l’ipocondria, il disturbo post-traumatico da stress, le fobie e la depressione.

 

Come si comporta una persona ansiosa?

La persona ansiosa ascolta costantemente quello che succede dentro di sé, si spaventa dei suoi stessi sintomi. Ha pensieri negativi e catastrofici per il presente ma soprattutto per il futuro, pensa sempre al peggio!

C’è chi parla molto del suo problema in cerca di rassicurazioni.

C’è chi chiede aiuto costantemente diventando sempre più dipendente dagli altri.

C’è chi prende precauzioni cercando di controllare le situazioni che si temono di più.

Ascoltarsi, parlare, chiedere aiuto e prendere precauzioni sono tentativi per colmare le sensazioni di ansia ma anziché migliorare contribuiscono a mantenere questo disturbo.

 

Come superare i disturbi d’ansia?

La Terapia Breve Strategica utilizza specifiche tecniche di trattamento costruite ad hoc per questo  disturbo in grado di sbloccare i casi invalidanti in tempi brevi. Entro le 10 sedute si interviene per introdurre un cambiamento che sblocchi la sintomatologia ansiogena.

Si interviene nel cambiare la percezione rispetto a quello che si sente per orientare la persona verso una nuova modalità di approccio alle situazioni.

L’ansia è dunque la somma di sensazioni interne ed è impossibile eliminarla del tutto dal nostro essere risulta importante familiarizzare con essa per sfruttarla in modo funzionale e non esserne vittime.